Johann Carl Loth

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Johann Carl Loth

Johann Carl Loth, italianizzato come Giovanni Carlo Loth o Carlo Lotti e detto anche il Carlotto (Monaco di Baviera, 1632Venezia, 6 ottobre 1698), è stato un pittore tedesco, attivo soprattutto in Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del pittore Ulrich Loth, (la madre miniaturista) dopo una prima formazione artistica in patria, attorno al 1650 si stabilì a Venezia, dove probabilmente fu allievo di Pietro Liberi: particolare influenza sul suo stile ebbe la maniera di un altro artista attivo in quegli anni nella città lagunare, il genovese Giovan Battista Langetti, formatosi sugli esempi di Bernardo Strozzi e Pieter Paul Rubens.

Loth soggiornò anche a Roma, dove conobbe l'opera del Caravaggio e dei carracceschi. Alcuni dei suoi lavori sono ancora presenti nelle chiese veneziane (la pala con il martirio di sant'Eugenio in Santa Maria del Giglio, Transito di San Giuseppe in San Giovanni Grisostomo) e nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Giove e Mercurio ospitati da Filemone e Bauci e la benedizione di Giacobbe). Suo un Sansone e Dalila alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e nelle parrocchiali di San Felice del Benaco (1685) e il Martirio di San Bartolomeo a Calcinato. Due teleri (1687-88) nella Cappella del Crocefisso nel Duomo di Trento. Al Museo civico di Bolzano si trova una sua opera giovanile Ebbrezza di Noè, mentre al Museo Civico di Padova sono collocate San Gerolamo e San Sebastiano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La pittura barocca: due secoli di meraviglie alle soglie della pittura moderna, Electa, Milano, 1999, pp. 268-269, ISBN 88-435-6761-6.
  • Elena Lucchesi Ragni e Renata Stradiotti, Da Romanino e Moretto a Ceruti. Tesori ritrovati nella Pinacoteca Tosio Martinengo, Linea d'ombra libri, 2006, ISBN 978-8889902073.

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